Intervista all'autrice Desirée Sfalanga
Buongiorno Fragoline!🍓🍓🍓
La Fede oggi è tornata con un'intervista fatta all'autrice del romanzo "I feel you - il destino è un biglietto già scritto" di cui, qualche settimana fa, avevo fatto la recensione!
Oggi conosciamo meglio l'autrice!
1.
Presentiamoci: chi è Desiree Sfalanga e cosa fa
durante il suo tempo libero?
Desirée è una ragazza di 28 anni di origini
siciliane, sposata da quasi tre anni con un ragazzo meraviglioso. Per seguire
il suo amore ha rinunciato al suo lavoro ed è andata a vivere con lui in
Calabria, dove svolge semplicemente il ruolo di casalinga e mamma di un
cagnolino di nome Alex. Nel tempo libero ama dare sfogo alla sua creatività
tramite il fai da te, decorando ogni angolo della casa e realizzando progetti
di ammodernamento della stessa. Ha studiato presso l'istituto tecnico aziendale
della sua città, Caltanissetta, ma non ha voluto proseguire gli studi
preferendo catapultarsi nel mondo del lavoro.
Desirée è una ragazza molto, molto, molto
lunatica. Ho già detto molto? È timida e insicura, ma al contempo determinata
quando si prefissa degli obiettivi.
2.
Come ti sei avvicinata al mondo della scrittura?
In realtà, da anni scrivo romanzi brevi,
che poi ho sempre cestinato. Semplicemente la mia insicurezza mi portava a non
ritenermi all'altezza. Una sera di novembre dello scorso anno ho ricevuto una
notizia negativa in cui speravo tanto e questo mi ha fatta crollare. Ho subito
capito che avevo bisogno di impegnarmi in qualcosa che avrebbe potuto cambiarmi
la vita. La sera stessa, mentre davanti lo specchio del bagno spazzolavo i
capelli, mi è venuto un flash e ho visto nella mia testa l'intera storia dei
due protagonisti, Anita e Christian. Ho iniziato subito a scriverla tra le
bozze dei memo del cellulare ed ogni sera passavo le ore a scrivere. Mio marito
non capiva cosa stessi facendo e mi riempiva di domande, ma io trovavo mille
scuse dicendo che chattavo con diverse amiche, semplicemente perché mi
vergognavo di dirgli la verità. Quando ho finito di scriverlo ho capito che,
questa volta, non avrei voluto cancellarla, la storia mi piaceva troppo cosi ho
fatto un respiro profondo e, dopo aver supplicato cento volte mio marito di non
ridere, gli ho svelato la verità. Lui è
apparso subito entusiasta e ha voluto leggerla. Dopo qualche giorno mi ha
convinta a pubblicarla e così è nato il
mio romanzo. Solo dopo aver creato la copertina ho raccontato tutto alla mia
famiglia, neanche loro sapevano di questa mia passione e devo dire che ho
davvero stupito tutti.
Quando
ho ricevuto la prima recensione è stato un colpo al cuore, ho pianto come una
bambina. Certo, il sostegno familiare è importante, ma sapere che altre persone che non sono legate a te in alcun
modo pensano che hai del potenziale e ti spingono a continuare, è una
sensazione inappagabile.
3.
Perché scrivi? Cosa ami nella scrittura?
Io sono un'eterna sognatrice. Da piccola mi
chiamavano “Alice nel paese delle meraviglie”, pensa. Perché spesso mi rifugiavo
nei miei pensieri e immaginavo storie. Della scrittura amo il poter raccontare
tutto il casino che ho nella testa, l'idea di poter dare “vita” ai personaggi
che hanno fatto parte della mia immaginazione, mi emoziona ogni volta. E poi,
cosa c’è di meglio che scrivere dell'amore? È meraviglioso creare delle storie
d'amore che facciano sognare chi, magari sta attraversando un brutto periodo. È
come se si riuscisse a donare speranza. E infatti mi è capitato! Qualche
settimana dopo la pubblicazione del mio romanzo una ragazza, che fino ad allora
conoscevo solo di vista, si è incuriosita e ha voluto leggerlo. Subito dopo ci
siamo conosciute meglio e mi ha confessato di aver trovato speranza nel mio
romanzo, nel destino, e che sperava di avere una storia d'amore proprio come
quella di Anita e Christian.
4.
A chi ti ispiri per descrivere i tuoi
personaggi? A delle persone che conosci oppure sono frutto della tua
immaginazione?
In “I feel you” c’è tutta me stessa. Proprio
perché sono lunatica, Anita e Christian rappresentano i due aspetti del mio
carattere, i due modi in cui ho affrontato qualunque cosa: a volte in maniera
impulsiva, altre in maniera più riflessiva. Anche io e mio marito ci siamo
conosciuti grazie a dei giochi del destino, perciò io ci credo, soprattutto ai
colpi di fulmine. Molte cose del romanzo parlano di me e solo chi mi conosce
bene può catturarne le somiglianze. I caratteri degli altri personaggi, invece,
sono legati a persone che conosco o che ho conosciuto nella mia vita. Persone
che, volente o nolente, hanno lasciato un segno dentro di me.
5.
Qual è il tuo momento ideale per scrivere?
Qualunque, che sia di notte, o di giorno, se
mi viene un’idea devo subito scriverla.
6.
Perché i lettori dovrebbero scegliere il tuo
libro? Che cosa lo rende speciale?
Beh, personalmente non lo so. Però le
recensioni dei lettori mi hanno fatta molto riflettere: dicono sia una lettura
fresca, di quelle che spostano su un'altra dimensione facendo dimenticare,
almeno per qualche ora, la realtà che ci circonda. Mi viene da dire che, in
effetti, hanno ragione. I miei romanzi non fanno parte delle categorie noir ed erotico.
Sono, appunto, freschi, più vicini alla realtà, e quindi è più facile
immedesimarsi nei personaggi facendo proprie le situazioni. Andiamo, chi riesce
ad immedesimarsi nel personaggio di Anastasia Steele in “Cinquanta sfumature”?
Nulla contro questo romanzo anzi, ho letto la trilogia e mi è piaciuta molto,
ma non è il genere che riuscirei a scrivere. Invece le mie storie sono
concrete, di quelle che potrebbero accadere ad ognuno di noi nella vita di
tutti i giorni.
7.
Se dovessi personificare un personaggio del tuo
romanzo, quale sceglieresti e perché?
Anita, senza dubbio. È sincera e molto
buona, spesso ingenua e vede del buono in ogni cosa che la circonda, senza
secondi fini. È quel genere di persona che stimerei.
8.
C’è uno/a scrittore/scrittrice a cui ti sei
ispirata per scrivere questo romanzo?
Adoro le storie di Nicholas Sparks, perciò
mi piacerebbe potermi anche semplicemente avvicinare al suo modo di scrivere,
mantenendo, comunque, un mio stampo.
9.
E’ stato difficile delineare ogni personaggio
della tua nuova serie?
Assolutamente sì. Il
secondo romanzo, ancora inedito, è arrivato subito dopo “I feel you”. Ho
cercato di prendere tempo, ma non ce l'ho fatta, avevo bisogno di scriverlo. Il
problema è stato allontanarmi dal personaggio di Anita per poter creare la
nuova protagonista. Alla fine ci sono riuscita e, non posso anticipare nulla,
ma sono totalmente diverse.
10.
Vuoi lasciarci qualche citazione presa dal tuo
romanzo?
Christian: “Quando usciamo dal locale
passiamo ai saluti. Appena mi avvicino ad Anita mi piego per darle un bacio in
guancia. Non le dico niente, solo quel bacio prolungato qualche secondo che
sembra un'eternità. Sentire il suo profumo, la pelle della sua guancia toccare
le mie labbra mi fa dimenticare per un attimo che lei non è mia”.
Anita: “E mancano tante altre cose che solo
ora riesco a notate […] Bisognava parlare ad alta voce, proprio come faccio quando
canto in macchina, per capirlo. Bisognava sbatterci contro la faccia, sentirne
il dolore sulle guance, per rendermi conto”.
Christian: “Ed io la ascolto, potrei
trascorrere intere giornate ad osservarla mentre gesticola, sposta le ciocche
ribelli dei suoi capelli dietro l'orecchio, sorride, fa quelle bellissime
smorfie prendendosi in giro”.
Marika: “An sei felice! Non negarlo, si
vede lontano chilometri che lo sei. Tu meriti tutto quello che ti è accaduto
stasera. Meriti di ballare, di ridere, di essere corteggiata, coccolata,
abbracciata…”
Anita: “Il suo profumo è inebriante, mi fa
andare in estasi. Chiudo gli occhi e vorrei che il tempo si fermasse in questo
istante, tra le sue braccia, con il suo profumo, il suo calore…”
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